LA SANTA CONFESSIONE

BREVE CATECHISMO SULLA PENITENZA O CONFESSIONE

La penitenza è un sacramento comune a diverse chiese cristiane, come quella cattolica e quella ortodossa.

Con il sacramento della penitenza un credente, se sinceramente pentito, ottiene da Dio la remissione dei peccati. È un sacramento amministrato necessariamente da un vescovo o un presbitero ed è anche chiamato con il nome di riconciliazione o confessione.

Esso è uno dei due sacramenti detti “della guarigione” assieme all’unzione degli infermi, in quanto sono volti ad alleviare la sofferenza del credente (sofferenza fisica con l’unzione dell’ammalato, spirituale con la riconciliazione del peccatore).

“La misericordia di Dio sarà sempre più grande di ogni peccato” il Papa invita a porre “di nuovo al centro con convinzione il Sacramento della Riconciliazione, perché permette di toccare con mano la grandezza della misericordia”. “Nessuno può porre un limite all’amore di Dio che perdona” scrive Papa Francesco nel testo della Bolla per il Giubileo. Anche il perdono, però, ricordava all’inizio di quest’anno, ha una condizione:

“Non esiste alcun peccato che Dio non possa perdonare! Nessuno! Solo ciò che è sottratto alla divina misericordia non può essere perdonato, come chi si sottrae al sole non può essere illuminato né riscaldato” (Discorso ai partecipanti a Corso della Penitenzieria, 12 marzo2015).

Uno dei segni importanti dell’Anno Santo – ha detto il Pontefice durante un’udienza generale – è la Confessione:

“Dio ci comprende anche nei nostri limiti, ci comprende anche nelle nostre contraddizioni. Non solo, Egli con il suo amore ci dice che proprio quando riconosciamo i nostri peccati ci è ancora più vicino e ci sprona a guardare avanti. Dice di più: che quando riconosciamo i nostri peccati e chiediamo perdono, c’è festa nel Cielo.

Gesù fa festa: questa è la Sua misericordia” (Udienza generale, 16 dicembre 2015).

Il perdono dei peccati – afferma Papa Francesco – non è “frutto dei nostri sforzi”, ma “dono dello Spirito Santo” che ci guarisce. E “non è qualcosa che possiamo darci noi. Io non posso dire: mi perdono i peccati. Il perdono si chiede, si chiede a un altro e nella Confessione chiediamo il perdono a Gesù”:
“Uno può dire: io mi confesso soltanto con Dio. Sì, tu puoi dire a Dio ‘perdonami’, e dire i tuoi peccati, ma i nostri peccati sono anche contro i fratelli, contro la Chiesa. Per questo è necessario chiedere perdono alla Chiesa, ai fratelli, nella persona del sacerdote”

Accostandosi al Sacramento della Riconciliazione, anche la vergogna è salutare:
“Anche la vergogna è buona, è salutare avere un po’ di vergogna … La vergogna fa bene, perché ci fa più umili” (Udienza generale, 19 febbraio 2014).

Che cos’è la Penitenza?

 

La Penitenza, o Confessione è il Sacramento istituito da Gesù Cristo per rimettere i peccati commessi dopo il Battesimo.

 

Quante e quali cose si richiedono per fare una buona confessione?


Per fare una buona confessione si richiedono cinque cose:

1) l’esame di coscienza; 2) il dolore dei peccati; 3) il proponimento di non commetterne più;

4) la confessione; 5) la soddisfazione o penitenza.

 

Di quali peccati siamo obbligati a confessarci? 


Siamo obbligati a confessarci di tutti i peccati mortali, non ancora confessati o confessati male;

giova però confessare anche i veniali.

 

Come dobbiamo accusare i peccati mortali? 


Dobbiamo accusare i peccati mortali pienamente, senza farci vincere da una falsa vergogna a tacerne alcuno, dichiarandone la specie, il numero ed anche le circostanze che aggiungessero una nuova grave malizia.

 

Chi per vergogna o per, altro motivo tacesse un peccato mortale, 

farebbe una buona confessione? 


Chi per vergogna, o per altro motivo non giusto, tacesse un peccato mortale, non farebbe una buona confessione, ma commetterebbe un sacrilegio.

Giovanni 20,22-23

22 Dopo aver detto questo, alitò su di loro e disse: «Ricevete lo Spirito Santo; 23 a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi»

2 Corinzi 5:18-21

18 Ora tutte le cose sono da Dio, che ci ha riconciliati a sé per mezzo di Gesú Cristo e ha dato a noi il ministero della riconciliazione,

19 poiché Dio ha riconciliato il mondo con sé in Cristo, non imputando agli uomini i loro falli, ed ha posto in noi la parola della riconciliazione.

20 Noi dunque facciamo da ambasciatori per Cristo, come se Dio esortasse per mezzo nostro, e noi vi esortiamo per amore di Cristo: Siate riconciliati con Dio.

21 Poiché egli ha fatto essere peccato per noi colui che non ha conosciuto peccato, affinché noi potessimo diventare giustizia di Dio in lui.

 

Mt 9, 1-8
In quel tempo, salito su una barca, Gesù passò all’altra riva e giunse nella sua città. Ed ecco, gli portavano un paralitico disteso su un letto. Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: «Coraggio, figlio, ti sono perdonati i peccati».
Allora alcuni scribi dissero fra sé: «Costui bestemmia». Ma Gesù, conoscendo i loro pensieri, disse: «Perché pensate cose malvagie nel vostro cuore? Che cosa infatti è più facile: dire “Ti sono perdonati i peccati”, oppure dire “Àlzati e cammina”? Ma, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati: Àlzati – disse allora al paralitico –, prendi il tuo letto e va’ a casa tua». Ed egli si alzò e andò a casa sua.
Le folle, vedendo questo, furono prese da timore e resero gloria a Dio che aveva dato un tale potere agli uomini.